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Visualizzazione dei post da luglio, 2024

I Magnifici 4

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Ieri come oggi, la Classificazione è uno degli strumenti più utilizzati nell'attività amministrativa, in vari ambiti. Ecco un curioso parallelismo Stato-Chiesa dove ricorre il numero 4 Nel 1968 entrò in vigore la classificazione "morale" dei film , per i cinema parrocchiali, approvata dalla Conferenza Episcopale Italiana. Si utilizzavano i numeri romani da I (film positivo) fino a IV (film gravemente offensivo per la dottrina o la morale cattolica). Qualche anno più tardi, nel 1974, la Commissione nazionale per la valutazione dei film (Cnvf) a cui la Conferenza Episcopale Italiana aveva trasferito la compentenza sul lavoro di revisione dei film e sull'elaborazione di giudizi di ordine morale, approvò un nuovo regolamento e dei nuovi criteri di valutazione, con l'introduzione di un giudizio sintetico di due parole. La prima parola esprimeva la valutazione globale del film: raccomandabile, accettabile, discutibile, inaccetabile. La seconda, con un più ampio ventagli...

Idee in cantiere per far pagare ai soliti noti gli effetti della crisi climatica

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  Che siate proprietari o semplici inquilini preparatevi a dover far fronte a maggiori spese per la casa. Il governo Meloni, sì proprio quello che si è battuto come un leone contro le proposte di riconversione energetica degli edifici avanzate dalla Commissione Ue, starebbe ora studiando l'obbligo dell'assicurazione contro le calamità naturali, perché si è reso conto che la crisi climatica rende sempre più frequenti gli eventi catastrofici. La notizia, chiaramente intuibile dalle parole del ministro Nello Musumeci nel corso della conferenza stampa del 25 luglio , è ripresa oggi dal Sole24Ore con l'articolo " Alluvione, allerta spesa sui rimborsi. Il Governo studia l’obbligo di polizze casa " a firma di Manuela Perrone. Una assicurazione casa contro eventi atmosferici parte da 100-120 euro annui, cifra che si ottiene facendo una semplice ricerca su Google. Ma si tratta di una assicurazione facoltativa. Se dovesse scattare l'obbligo per coprire calamità naturali...

Belli e dannati

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  Ieri sera ho visto "Cognome e nome: Lacombe Lucien", film drammatico del 1974 diretto da Louis Malle e ancora disponibile su Raiplay. Il regista, accreditato tra gli esponenti della Nouvelle Vague (anche se lui riteneva di essere un emargitato dai registi del movimento) scelse di avvalersi di attori non professionisti, ma pur sempre di bella presenza. Ed è proprio il tragico destino di Pierre Blaise (Lacombe Lucien) che ha catturato la mia attenzione. Morì un anno dopo l'uscita del film, in un incidente stradale, a soli 23 anni, e dopo aver fatto in tempo a partecipare ad altri tre film. Lo stesso destino che invece l'anno prima dell'uscita del film era toccato a un altro divo francese, di una bellezza abbagliante: François Cevert , pilota di Formula 1, morto nelle prove dell'ultimo gran premio della stagione quando non aveva ancora trent’anni. E pensare che tutto questo ve lo sta dicendo uno che è nato il 30 settembre, cioè lo stesso giorno in cui nel 1955...