Paolo Mieli cita, in modo impreciso, Piero Ignazi sul rischio "tsunami di collera"
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Terence Hill nel film "La collera del vento", 1970 |
Premessa.
Apprezzo e
stimo da tempo Paolo Mieli, noto editorialista e storico e spesso ne condivido le
analisi socio-politiche.
Oggi, 18 maggio, ho
notato una sensibile imprecisione nell’editoriale sul Corriere della Sera.
Alla fine del
testo Mieli afferma:
“Dovessimo restare i soli ... non
basteranno più i giochi di prestigio di Giuseppe Conte a evitare quello «tsunami di collera» che secondo il politologo Piero Ignazi rischia di travolgerci tutti”.
Editoriale di Paolo Mieli |
Incuriosito
dall’affermazione citata, sono andato a verificare.
Nell’articolo,
intitolato “Il Pd alla prova della fase 2” e pubblicato ieri, domenica 17
maggio su La Repubblica a pagina 26, Piero Ignazi afferma:
“ma se poi tanti saranno costretti ….
allora uno tsunami di collera sorda investirà
il governo” - e poi alla fine aggiunge - “Per questo la tensione che
serpeggia nel Paese, se non viene affrontata e gestita, può recare molti danni al partito di Zingaretti”.
Editoriale di Piero Ignazi 1 |
Editoriale di Piero Ignazi 2 |
Secondo
Piero Ignazi dunque il rischio «tsunami di collera»
è per il Governo e può recare danni al Partito Democratico. Non dice “per tutti”.
Probabilmente il ragionamento fatto da Mieli è che, se lo «tsunami di collera» travolgerà il Governo, poi travolgerà tutti.
Sì, può essere, penso io.
Resta il fatto oggettivo,
però, che l'affermazione riportata da Mieli non corrisponde letteralmente e nella sostanza a quella scritta da Ignazi, quindi non può essere attribuita a quest'ultimo.
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