Panetta cita tutti i nodi, tranne quello della fiducia dei giovani nel Paese


 

Per ridare fiducia ai giovani è necessario reintrodurre l'Art.18 dello Statuto dei Lavoratori, questa è la mia semplice opinione.

Nessun lavoratore infatti, senza tutele, può lavorare in modo sereno e produttivo soprattutto in imprese con più di 15 dipendenti. Per questo ritengo che sia fondamentale reintrodurre l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori così come era nella sua prima formulazione del 1970.

Il discorso di oggi del governatore Panetta al Meeting di Rimini è stato chiaro. Serve ridurre il debito pubblico italiano perché gli interessi che paghiamo sono troppi e, oltre ad esporci a rischi speculativi, ci costringe a manovre economiche prudenti.

I nodi strutturali da sciogliere secondo Panetta sono la poca concorrenza, poca produttività, poco lavoro per giovani e donne. E ha fatto capire che serve come il pane il lavoro di immigrati regolari, per compensare il calo demografico. Poi però la sua attenzione si è rivolta all'Europa, come a far intendere che come Italia non possiamo fare altro.

E qui, secondo me, si è dimenticato proprio la questione della fiducia. Serve ridare fiducia verso il Paese ai giovani, spesso sottopagati, con contratti a tempo determinato, con l'utilizzo degli stage stumentale e abusato.

Per ridare fiducia ai giovani basta davvero poco: serve reintrodurre l'articolo 18, con buona pace di chi lo ha voluto abolire o depotenziare, solo per andare contro simbolicamente ai Sindacati.

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