Ferrovie in tilt, la storiella del chiodo non me la bevo


 

Io la storiella del chiodo che alle 3:20 di notte ha tranciato "nemmeno di netto" un cavo della centralina a Roma e ha mandato in tilt il sistema ferroviario italiano non me la bevo.
Se il cavo non è stato tranciato di netto mi spiegate perché è entrata in funzione la batteria tampone?
E cosa hanno fatto
alla centrale operativa nelle tre ore successive fino alle 6:20 quando la batteria tampone si è esaurita?
Ma soprattutto perché non si è attivata la seconda linea elettrica di emergenza?
I tecnici parlano di "circostanza rara" invece la realtà è ben diversa.
I disservizi nel sistema dei trasporti pubblici, sono all'ordine del giorno, altro che rari!
Lo ribadisco, la storiella non regge e pure le foto pubblicate, di cui Repubblica sarebbe venuta in possesso, fanno acqua da tutte le parti!


Il dubbio non è fugato

Ho il sospetto invece che si sia trattato di altro, forse proprio di un attacco hacker. Ieri mattina mia figlia mi ha chiesto se nei prossimi giorni ci sarebbero stati scioperi. Di solito consulto una pagina ad hoc presente sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ma ieri, guarda caso, alle ore 7:53 il sito era irraggiungibile, in gergo "down". E in quel momento non sapevo ancora dei disservizi ferroviari in corso. L'ho saputo solo dopo da un collega che ha scritto che era in viaggio in treno per Roma.

Inizialmente ho pensato a una coincidenza, che i due fatti non fossero collegati. Anche perché la circolazione era ripresa lentamente mentre il sito è rimasto irraggiungibile per quasi tutta la giornata.

Ma oggi, dopo aver letto la storiella del chiodo che ha tranciato il cavo, mi è tornato il dubbio.

Riprovate con un'altra storiella, forse sarete più fortunati.

 




 






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