Propaganda e quel ritornello presagio del metaverso


 

Molte scoperte avvengono per puro caso. Non è la prima volta che mi capita.

Martedì sera, dopo aver visto la puntata di #Cartabianca e aver sentito tante volte pronunciata la parola “propaganda”, mi è tornato in mente l’omonimo gruppo musicale tedesco che ebbe un discreto successo a metà degli anni ’80. La loro musica elettronica, particolarmente orecchiabile, rispecchiava le tendenze del tempo.

Dal loro primo album “A Secret Wish” furono tratti alcuni singoli, tra cui Duel e p:Machinery.

Certamente Duel è la canzone che più li ha resi famosi. Ma andando a riascoltare e a rileggere a distanza di tanti anni il testo di p:Machinery, ci si rende subito conto di quanto siano stati premonitori.

 


Prendiamo per esempio il ritornello della canzone: si addice perfettamente al metaverso, alla realtà virtuale, con cui si tenta oggi di abilitare un universo parallelo, dove gli uomini, o quanto meno le loro menti, possano vivere, provare emozioni.

 

Another hope feeds another dream

Un'altra speranza nutre un altro sogno

Another truth installed by the machine.

Un'altra verità installata dalla macchina

A secret wish the marrying of lies

Un segreto desiderio, il matrimonio delle bugie

Today comes true what common sense denies.

Oggi diventa vero ciò che il buonsenso rifiuta

 

 

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