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Visualizzazione dei post da marzo, 2022

Pre-allarme stoccaggi, Tabarelli: “obbligare subito gli operatori a riempirli”

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  Se non si interviene, secondo alcune stime potrebbero mancare all’appello già dall’estate una quota compresa tra i 10 e i 12 miliardi di metri cubi di gas, che vorrebbe dire razionamento durante l’inverno   La notizia che nessuno avrebbe voluto sentire, oltre a quella dell’invasione della Russia in Ucraina, è arrivata ieri: secondo Reuters sarebbe stata interrotta la fornitura del gasdotto Yamal, uno di quelli diretti in Europa. Immediata la reazione di Germania e Austria che hanno attivato la fase di pre-allerta, cosa già fatta tra l’altro dall’Italia dallo scorso 26 marzo. Poco importa il fatto che il Cremlino abbia dilazionato i pagamenti delle sue materie prime in rubli. E pure probabilmente poco significativo il fatto che le bollette di luce e gas interrompano la loro crescita dopo 18 mesi con un -10,2 per il la luce e -10% per il gas. Quello che conta davvero adesso lo ricorda oggi Davide Tabarelli sulle pagine del La Stampa: “i tentativi impacciati, ma coerenti ai co

Forum di Antalya, Serghei Lavrov torna a parlare dei furti di gas naturale

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  Chiaro il riferimento del ministro degli esteri russo Lavrov al gasdotto Nord Stream 2 la cui apertura avrebbe consentito di aggirare l’Ucraina e risolvere la questione dei furti di gas naturale   Non c'è ancora accordo tra Russia e Ucraina sul cessate il fuoco, ma i negoziati vanno avanti. Durante la conferenza stampa di oggi dal Forum di Antalya, in Turchia, il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov è tornato a parlare dei furti di gas da parte degli ucraini a suo dire avvenuti in questi ultimi anni. Quante sono quindi le ragioni dell'aggressione militare russa? Genocidi nel Dombass, questioni e normative linguistiche in chiave anti-russa, mancanza di acqua dolce in Crimea perché gli ucraini con una diga ne avevano interrotto il flusso. E non a caso la distruzione della diga da parte dei russi è stata uno dei primi obiettivi militari raggiunti. Per ovviare ai furti di gas invece, i russi contavano molto sull'apertura del gasdotto Nord Stream 2, che avrebbe

Tramonto della globalizzazione, è guerra economica globale per le materie prime

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  Sembra che dall’oggi al domani ci sia resi conto che le risorse del pianeta non sono inesauribili. Chi più ne possiede può garantirsi maggiori margini di sviluppo e crescita futura   La guerra in Ucraina potrebbe essere solo la punta dell’Iceberg. Quello che è certo infatti è che due anni e più di pandemia da Covid-19 hanno decretato il tramonto della globalizzazione , iniziato a sua volta con la crisi climatica . La crisi climatica, per essere affrontata richiede lo stravolgimento o addirittura l’abbandono delle vecchie politiche energetiche. E questo finisce per minare fragili equilibri geopolitici. Quello a cui stiamo assistendo in pratica da più di un anno a questa parte, è l’accaparramento di materie prime, metalli, fonti fossili, quasi come se ci si fosse resi conto dall’oggi al domani che le risorse del pianeta non sono inesauribili , oppure come se qualcuno volesse ostacolare o far pagare a un prezzo più elevato la transizione energetica stessa. Insomma poiché il