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Visualizzazione dei post da gennaio, 2022

Minuti di applausi al Presidente, ora però tocca a tutti noi contribuire a un Paese migliore

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  Alla Scala di Milano lo scorso 7 dicembre ci fu una vera e propria standing ovation per il Presidente Mattarella. Ben 6 minuti di appalusi e le grida “bis bis”. Rappresentavano ovviamente sia il rigranziamento per quanto fatto sia il desiderio di vederlo ancora al Quirinale. Ieri a Montecitorio quel desiderio è diventato realtà e i minuti di applauso sono stati 4, due di meno rispetto alla Scala di Milano. Due minuti che non tolgono nulla al valore del Presidente sia chiaro, semmai dimostrano la stanchezza degli elettori dopo sette turni di votazioni presidenziali andate a vuoto. La domanda a questo punto è: bastano 6 o 4 minuti di applausi per ringraziare il Presidente? Certo che no. Ecco perché ora al sacrificio del Presidente dovrà seguire l’impegno e il sacrificio delle altre Istituzioni, quindi Governo, Parlamento, Magistratura, Partiti, e anche semplici Cittadini. Sì, noi tutti siamo chiamati a seguire l’esempio del Presidente, quanto meno per sdebitarci. Come? Cominc

Una canzone dedicata a Vladimir Putin

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Nel 2017 Le luci della centrale elettrica , progetto musicale del cantautore italiano Vasco Brondi, pubblica l'album Terra . Il genere è pop e all'interno ci sono canzoni orecchiabili come Waltz degli scafisti, Coprifuoco, Iperconnessi, Chakra e Stelle Marine. Qualche anno prima, nel 2013, il gruppo musicale ucraino Okean Elzy intitolò il loro nuovo album Zemlya , che in russo significa Terra . In quest'album, di genere rock, è contenuta la struggente Obiymy, ovvero "abbracciami", cantanta dal frontman della band Svyatoslav Vakarchuk. La canzone è stata poi remixata nel 2017 dalla cantante turca Serhat Durmus, con il titolo La Câlin.   Infine nel 2018 anche i Wowod , gruppo heavy metal di San Pietroburgo, intitolano il proprio album Zemlya . E così che il mio pensiero va proprio a Vladimir Putin , nato a Leningrado (oggi San Pietroburgo) il 7 ottobre del 1952 e presidente della Federazione Russa dal 7 maggio 2012. Gli dedico la canzone Obiymy con tutto il cuore.

Tre Salti a Turbigo

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  Ancora una passeggiata nel Parco del Ticino, che non finisce più di sorprendere. Sono partito dal ponte tibetano , che si trova vicino a via dei Tre Salti a Turbigo e in prossimità del Sentiero europeo E1, che da Capo Nord in Norvegia arriva fino a Capo Passero in Sicilia, passando anche attraverso la Lombardia. I primi Tre Salti sono visibili dal ponte tibetano e sono quelli del canale scaricatore, detto anche canale Turbighetto che nasce dal Naviglio Grande. Ma ho potuto vedere durante l’escursione altri tre salti, presenti nel canale che dalla centrale termoelettrica di Turbigo va verso il Ticino, più o meno all’altezza del Bosco Americano, dove poi ho invertito direzione per tornare al punto di partenza. Nel primo tratto di andata ho seguito il percorso che costeggia il fiume. Qui mi sono imbattutto in un ponte pericolante, con tanto di divieto di attraversamento. Peccato che un itinerario così interessante da un punto di vista naturalistico non sia curato a sufficienza.