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Visualizzazione dei post da febbraio, 2020

Corno del Camoscio, la foto fa riflettere!

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Foto tratta da Wikipedia, alla voce "Corno del Camoscio" A volte gli interventi sul mio blog nascono un po’ per caso. Forse questo è uno di quelli. Ieri ho appreso che Legambiente Valle d’Aosta sta organizzando per il 1 marzo un’escursione collettiva all’alpe Varda (Vallone delle Cime Bianche) per ribadire la propria contrarietà  al progetto di collegamento intervallivo tra la Val d’Ayas e Cervinia . Per informazioni e iscrizioni sull'evento è possibile consultare questo indirizzo .   Come noto il Vallone delle Cime Bianche fa parte del Tour del Monte Rosa (TMR) , un percorso di trekking a cavallo tra Italia e Svizzera, del quale personalmente ho percorso finora solo alcuni tratti: 6 settembre 2006, Magugnaga (fraz. Staffa) - Passo del Moro 12 ottobre 2019 , Macugnaga (fraz. Borca) - Alpe Schena (primo tratto dell’ escursione al Colle della Bottiggia ) Riguardando la mappa dell’intero giro la mia attenzione è caduta sul Col d’Olen . A differenza

Vallone delle Cime Bianche, ecco perché la funivia non si può fare!

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  Mappa degli Ambienti glaciali del Monte Rosa (ZSC) Questo articolo è strettamente legato a quello pubblicato ieri e intitolato: "No alla funivia", l'iniziativa per preservare la conservazione della natura in Val d'Aosta . Buona parte del Vallone delle Cime Bianche è classificato, in base alla normativa europea e nazionale come un Sito di Interesse Comunitario (SIC) e anche come una ZSC (Zona Speciale di Conservazione).  Ma c’è di più e l’ho scoperto oggi! Il Vallone delle Cime Bianche è a tutti gli effetti una cosiddetta “ area protetta ” e ad essa va applicata anche la relativa disciplina delle aree protette (Legge quadro sulle Aree Protette L. 394 del 6 dicembre 1991), intesa come protezione della natura, nel rispetto del principio costituzionale di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema . Ha quindi lo stesso grado di protezione e tutela dei parchi nazionali, dei parchi naturali regionali, delle riserve naturali, delle aree mar

"No alla funivia", l'iniziativa per preservare la conservazione della natura in Val d'Aosta

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«Aiutateci a salvare l’Ultimo Vallone Selvaggio! Aiutateci a salvare uno degli ultimi baluardi di vera wilderness montana ai piedi del Monte Rosa».   È questo l’accorato appello che arriva da Annamaria Gremmo , Francesco Sisti e Marco Soggetto , i tre promotori della petizione su Change.org lanciata per scongiurare la realizzazione del progetto funiviario nel Vallone delle Cime Bianche , che collegherebbe la Val d’Ayas (Champoluc) alla Valtournenche (Cervinia), senza creare nuove piste da sci. L’idea originaria del progetto è degli anni 70, ovvero quando il sottoscritto iniziava a bazzicare e a innamorarsi della Val d’Ayas e del Monte Rosa, ma solo dal 2015 il progetto ha cominciato a prendere forma. Con una serie di passaggi iniziati con lo Studio urbanistico ambientale del “Progetto INTERREG 2007-2013 Alplinks”, passando attraverso l’Analisi delle potenzialità di sviluppo di un sistema di mobilità integrata nell’area Cervino-Monte Rosa, alla relazione SIF (Servizi impi