Metafora sulla vita



La vita è come un treno in corsa. 

Ogni tanto il treno si ferma in stazione e fa salire e scendere alcuni passeggeri.
Poi il treno riparte.
A chi è salito non viene momentaneamente data la possibilità di vedere la realtà della stazione e del suo panorama, fino alla prossima fermata.

A chi è sceso non viene data la possibilità di vedere la realtà del treno e del suo panorama.
Non è dato sapere ai passeggeri se possono salire e scendere dal treno varie volte, oppure se hanno a disposizione un solo viaggio.

Non è dato sapere ai passeggeri dove va il treno, chi lo conduce e quando sarà la prossima fermata. Possono eventualmente decidere di scendere dal treno in corsa.

Il viaggio può essere più o meno confortevole, e questo dipende in parte un po' dal fato, dal destino, o dalla provvidenza, intesa in senso figurato, come avvenimento fortunato e imprevisto o fortemente desiderato che inaspettatamente risolve situazioni difficili. Si può quindi finire in prima classe così come in ultima classe.
Sarebbe opportuno che i passeggeri si mettessero d'accordo per viaggiare un po' più comodi. Ma non sempre, né necessariamente, ciò accade.


 


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