Videoclip, da canzoni urlate alla natura verdeggiante

Ci sono canzoni o meglio, videoclip, che fanno tornare in mente altre canzoni/videoclip o altri luoghi. Mi è successo proprio recentemente in due occasioni.

Dopo aver “shazammato”, perdonatemi l’orribile neologismo, “La canzone nostra”, singolo del produttore discografico Mace e dei rapper Blanco e Salmo, pezzo molto orecchiabile e con un sound anni ’80, ho trovato il tempo di vedere il videoclip.


 

Girato in bianco e nero, la canzone alterna momenti lenti, rappati e acuti ad altri momenti urlati, con immagini slow motion, che provano a rallentare, frenare la voglia di sfogarsi, di saltare.

Il videoclip, pubblicato lo scorso 11 gennaio 2021 su Youtube/Vevo, mi ha fatto tornare subito in mente quello a dir poco mitico di “Smells like teen spirit” dei Nirvana: diretto da Samuel Bayer e girato il 17 agosto 1991 nello Studio 6 dei GMT Studios della cittadina californiana Culver City ha attualmente 1,25 miliardi di visualizzazioni su Youtube.


 

Sebbene il videoclip di “Smells like teen spirit” sia a colori, presenta immagini in penombra e in controluce. E come “La canzone nostra” la musica alterna momenti cantati e acuti con altri letteralmente urlati, con il pubblico coinvolto che non riesce a trattenersi e inizia a saltare, a scatenarsi, e anche qui ritroviamo parzialmente l’uso dello slow motion. Il successo ottenuto dai Nirvana a seguito di quella canzone è stato enorme, indiscutibile.

La seconda “occasione” è avvenuta riguardando il videoclip “We Are The People” degli Empire Of The Sun. Uscito nel 2008, il video è stato girato in Messico e tra le location utilizzate ci sono i giardini di Sir Edward James a Las Pozas.



 

A rivederlo adesso quei luoghi mi hanno fatto venire in mente Villa Gregoriana a Tivoli. Ci sono varie similitudini, le cascate, il tempietto. Natura rigogliosa e verdeggiante a simboleggiare la vita e creare un po' di contrasto con la commemorazione dei defunti, che è poi l'idea centrale del videoclip.

Il collegamento con Villa Gregoriana è probabilmente venuto perché non molto tempo fa ho visto un documentario sulle Ville di Tivoli, due delle quali, Villa Adriana e Villa d’Este, sono inserite nelle lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità Unesco.

Villa Gregoriana è l’unica che non ho visto di persona, perché all’epoca della mia visita era ancora chiusa per lavori.

 

 

 

 

 





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