Appello al Governo: vietare subito vendita e utilizzo degli spray, usati come arma



La tragedia della “Lanterna Azzurra” mi ha fatto tornare indietro con la memoria alla strage dell’Heysel, dove, il 29 maggio 1985, prima della finale di Coppa dei Campioni di calcio tra Juventus e Liverpool, nella calca morirono 39 persone di cui 32 italiani. Io ero davanti alla televisione a casa di un compagno di classe.

Non ci rendemmo subito conto della gravità di quello che era successo, tant’è che dopo la partita ce ne andammo in giro in vespa condividendo la festa dei tifosi juventini.

Le colpe di quella tragedia furono attribuite agli hooligans, i tifosi più turbolenti e violenti, e come punizione, le squadre inglesi furono escluse per diversi anni dai tornei calcistici continentali.

La tragedia di ieri non è colpa degli hooligans ma di personaggi altrettanto pericolosi. Tralasciando infatti la questione che riguarda la violazione delle norme di sicurezza di cui dovranno rispondere i gestori del locale, è ormai evidente che a scatenare il panico sia stato uno o più individui che hanno sparso nel locale uno spray urticante e/o al peperoncino. 

Non è la prima volta che ciò accade. Lo spray urticante, introdotto per offrire una difesa, viene invece utilizzato da bande di delinquenti come arma, a scopi criminali. Oggi, sulle pagine di Repubblica, Carlotta Rocci ripercorre tutte le tappe precedenti, che hanno ormai reso il fenomeno allarmante.

Lo Stato, le Istituzioni devono reagire. Il Governo, a mio avviso, deve subito emanare un decreto legge che vieti la commercializzazione e l’utilizzo degli spray urticanti, dal momento che vengono utilizzati per offesa e non per difesa.

Non c’è altra scelta. Fino a quando gli spray urticanti non saranno resi illegali e tolti dalla circolazione, non potrà essere sicuro frequentare luoghi pubblici e affollati. Non cadiamo nell’errore di pensare che quello che è successo sia colpa dell’eccessivo numero di biglietti venduti o delle inadeguate misure di sicurezza.

Di locali pubblici o situazioni con le stesse o peggiori misure di sicurezza della “Lanterna Azzurra”, in Italia, ne abbiamo. Guardiamo alla causa, all’origine di questa tragedia. 

No-Spray. Subito.




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