Hollywood o Gotham City? Meglio New York in un giorno di pioggia



Settimana scorsa sono state annunciate le candidature per i prossimi premi Oscar 2020. Il film che ha ricevuto più candidature è stato Joker di Todd Phillips con undici, seguito da C’era una volta… a Hollywood di Quentin Tarantino, The Irishman di Martin Scorsese e 1917 di Sam Mendes con dieci in totale.

Grande assente il film Un giorno di pioggia a New York di Woody Allen.

Le regole per ambire al premio Oscar dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences sono chiare e spietate. 

Per essere candidato agli Oscar un film statunitense (Regola 1) deve essere stato distribuito nella Contea di Los Angeles durante il precedente anno solare, entro la mezzanotte del 1º di gennaio e la mezzanotte della fine del 31 dicembre, e deve essere stato emesso nei cinema per almeno sette giorni consecutivi. (Regole 2 e 3). 

A causa del #MeToo e dei problemi legati a vecchie accuse di Dylan Farrow, Woody Allen si è ritrovato privo del contratto con il distributore statunitense (Amazon Studios). Il film è stato però distribuito in alcuni Paesi stranieri tra cui l’Italia. Alcuni fortunati americani sono riusciti a vedere il film sui voli American Airlines perché la compagnia aerea ne aveva comprato i diritti. Questo però non è bastato per farlo partecipare agli Oscar.

Eppure, anche senza nomination e Oscar, personalmente non ho dubbi. 

Tra la Hollywood del ’68 di Tarantino e la Gotham City dell'81 di Joker, preferisco di gran lunga la New York di oggi, in una giornata plumbea. 

Woody Allen riesce infatti a stupire e coinvolgere lo spettatore parlando solo di amore. Non ha bisogno di ricorrere a storie, immagini e scene di violenza o criminalità che invece caratterizzano, in modo eccessivo, sia il film di Tarantino sia Joker. Addirittura Joker non è stato distribuito in Cina perché considerato pericoloso per l'ordine pubblico e negli Usa è vietato ai minori di 17 anni.

Woody Allen potrà piacere o non piacere, potrà essere anche un personaggio discutibile, tutto quello che volete. Ma da navigato intellettuale qual è, sa esattamente di cosa ha bisogno l'umanità oggi, anche in condizioni climatiche avverse.

Di questo occorre dargli merito, comunque vadano gli Oscar 2020.















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