Effetto Covid e la “fregatura” del calcolo dell’età della pensione

 


La notizia campeggia oggi in prima pagina su IlSole24Ore. A causa dell’effetto Covid la speranza di vita degli italiani è diminuita nel 2020 in modo significativo.

Per le donne (di cui oggi si celebra la giornata internazionale) è passata da 85,4 a 84,3 anni, per gli uomini, statisticamente meno longevi, da 81,1 a 79,7 anni. Questo appunto secondo l'elaborazione su dati Centro Studi Nebo (stima 2020) e Istat.

Già questa dunque di per sé non è una bella notizia, perché appunto per un bambino o bambina nati nel 2020 si prevede che vivrà di meno rispetto a un bambino o bambina nati nel 2019.

C’è però un’altra cattiva notizia che fa riflettere e riguarda il cosiddetto calcolo dell’età della pensione, che come noto a tutti, dal 2013 è intrinsecamente legato proprio all’aspettativa di vita.

Gli aggiornamenti, ma meglio sarebbe dire adeguamenti, vengono fatti ogni due anni, ma solo all’insù. Cioè se l’aspettativa cresce, aumenta anche l’età pensionabile. Al contrario invece, ovvero in caso di trend negativo dell’aspettativa di vita, non viene fatto alcun passo indietro, ovvero non si procederà ad alcun adeguamento, ma gli stessi verranno portati in diminuzione dagli eventuali incrementi che si dovessero registrare nei bienni successivi.

In buona sostanza raggiunto un certo livello, non si può tornare indietro, al massimo si resta fermi a quel livello.

Come d’altronde ben spiegato in questo articolo di Mirco Galbusera pubblicato lo scorso 24 settembre 2020, quando ancora non vi erano dati o studi sulla diminuzione dell’aspettativa di vita.

https://www.investireoggi.it/fisco/pensioni-speranze-di-vita-migliori-allontanano-uscita/

 

 

Commenti

Post popolari in questo blog

Concerto "O Dolce Napoli" a Legnano, Coro Jubilate da brividi!

Legnano, chi ha paura della "corsia ciclabile"?

Lezioni all'aria aperta? Adesso si può al Parco Alto Milanese