Franco Metta Paparella

 


Mio nonno materno è stato un importante proprietario terriero nella Cerignola del secondo dopoguerra e contemporaneo di Giuseppe Di Vittorio, noto sindacalista, politico e antifascista italiano.

Purtroppo ho pochi ricordi di lui che è mancato quando ero ancora un bambino.
Ho chiesto a mia madre ultraottantenne i ricordi che ha di lui:

«Mio padre don Peppino era un facoltoso agricoltore pugliese lo chiamavano Don Peppino aveva 4 salariati fissi e produceva quasi tutti i prodotti agricoli e anche animali e ha sfamato 9 figli con tanto amore ed io ero la sua prediletta. E in più avevamo cento pecore, 12 cavalli tra cui la cavalla storna di Giovanni Pascoli con la quale io andavo sempre con mamma e papà al Salice la nostra tenuta agricola io da giovane ho sempre lavorato, carissimo, e ho imparato a guidare a 9 anni OM Pirelli il trattore ciao è finito il romanzo buon pranzo»

Adesso che è stato sdoganato l'utilizzo del cognome della madre, sono orgoglioso di potermi far chiamare anche:

Franco Metta Paparella

 

 

 

 

 

 


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