La giunta Radice e il boomerang lanciato dalla Polizia Locale
Come ormai molti cittadini di Legnano sanno, la Polizia Locale di Legnano ha inviato un verbale di violazione al codice della strada a un ciclista per non aver utilizzato un percorso ciclopedonale.
Ora proviamo a immaginare che fine farà la politica messa in atto dalla giunta Radice in materia di mobilità dolce, con il progetto della Bicipolitana, se la tesi sostenuta dalla Polizia Locale dovesse essere accolta e ritenuta legittima dalle Autorità competenti.
Dall’oggi al domani a Legnano, e in tutto il resto del Paese, tutti i percorsi ciclo pedonali diventerebbero obbligatori per i velocipedi!
Da una lato ci sarebbe certamente una sollevazione del popolo degli amanti delle due ruote. Ma dall’altro ci sarebbe anche il rifiuto a utilizzare la bicicletta, perché non si vuole sottostare a un obbligo assurdo, che è quello di percorre obbligatoriamente itinerari con notevole presenza di pedoni. Con conseguenze e ripercussioni negative sul traffico, di inquinamento e in termini di qualità della vita.
Perché un conto è scegliere di pedalare volontariamente su un percorso ciclopedonale pressocché libero, ben altro conto è essere obbligati a percorrere un itinerario dove ci sono pedoni, dovendo ovviamente rispettare il limite di velocità di 10 km/h e scendere dalla bici in caso di ingorgo.
Insomma il verbale della Polizia Locale di Legnano fa certamente
acqua da tutte le parti, ma c’è anche il rischio che possa diventare un vero e
proprio boomerang che va a colpire proprio la politica della Giunta che governa la
città ma che è al tempo stesso "governance" della Polizia Locale.
E infine lascio a voi immaginare cosa accadrebbe nel resto del Paese con il nuovo e fantomatico scenario normativo. La nostra città rischierebbe di essere messa alla berlina per aver fatto da apripista.
E qualche burlone troverebbe senz'altro il modo di deriderci giocando sulla citazione nell'inno "Dall'Alpi a Sicilia dovunque è Legnano".
Commenti
Posta un commento