Legnano, miseria umana dietro alle apparenze, specchio del Paese


 

A riflettere pronfondamente sul verbale temerario che la Polizia Locale ha inviato a un ciclista di Legnano, reo a loro giudizio di non aver utilizzato il percorso ciclo pedonale di via Rossini, ci si rende conto davvero di vivere in un Comune alla disperata ricerca di fondi. Perché il polso della situazione lo si vede anche dalle piccole cose.

Ma di questo non c'è niente di cui stupirsi. Legnano altro non è che l'immagine speculare del Paese.

Certo, è più facile e semplice nascondere la polvere sotto il tappeto, illudendo e crogiolando i cittadini delle bellezze artistico culturali del Paese.
Il Paese in verità è incapace di risolvere questioni semplici, figuriamoci quelle complesse, come il PNRR.

Calo delle nascite vertiginoso, laureati che non vedono l'ora di abbandonare la Penisola, pensionati che l'hanno già fatto per andarsi a godere l'Irpef in Portogallo! E sono pure finiti i tempi della facile evasione fiscale, gli imprenditori lo sanno bene. L'Italia non è un Paese per giovani né tanto meno per aspriranti ricchi.

E a pagare sono sempre i soliti lavoratori dipendenti o precari a cui è inibita, a priori, ogni velleità di evasione fiscale, qualora la avessero.

Sono stato recentemente a Tenerife, isola delle Canarie. Negli ultimi due anni sono arrivati lì 70 mila italiani disperati, senza né arte né parte. Così mi è stato riferito, quindi prendete la news "con le molle".
Molti di loro finiscono per vivere in strada, dopo aver esaurito le risorse iniziali. Non hanno i soldi per rientrare ma poi chi glielo fa fare? Vuoi mettere la differenza tra fare il barbone alle Canarie invece che alla Stazione Centrale di Milano.

Questo è un Paese avviato verso la decadenza, e la gente ha sempre più sfiducia. Non vede progressi, non vede miglioramenti. Vede solo Sanremo in Tv! E resta con il cerino in mano della speranza.

Invochiamo l'Europa, ma l'Europa sta peggio di noi. Il Regno Unito sta pagando un prezzo salatissimo per la Brexit. Di Francia e Germania, tra i paesi fondatori dell'Unione, non si può dire certo che stiano vivendo la loro migliore stagione economica.

E ora abbiamo pure l'alibi per tutto questo, abbiamo trovato il capro espiatorio: Putin e la sua stramaledetta guerra in Ucraina.

Ecco quindi come ci si spiega, con la logica del "mal comune mezzo gaudio", il motivo per cui gli italiani riescono ancora, nonostante tutto e tutti, a tirare avanti, vivendo alla giornata. Contando solo sul fatto che "andare avanti" è l'unica cosa che sa e può fare il Tempo. Come canta Tiziano Ferro, "perché l'eterno non ha fretta". Addio Italia, addio amor mio.



 

 franco.metta.giornalista

 


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