Polizia Locale di Legnano, ecco la prova del verbale temerario
Come ormai molti cittadini di Legnano sanno, la Polizia Locale di Legnano ha inviato un verbale di violazione al codice della strada a un ciclista per non aver utilizzato un percorso ciclopedonale.
Nel primo articolo pubblicato ho chiaramente indicato che per distinguere un percorso ciclopedonale (ad uso facoltativo) da una pista ciclabile riservata solo ai velocipedi (obbligatoria) occorre fare attenzione alla segnaletica verticale.
Ma da cosa dipende questa corretta interpretazione del Codice della Strada probabilmente non tutti i cittadini lo sanno.
Il 22 ottobre 2008 un ingegnere della provincia di Brescia scrisse al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per chiedere chiarimenti normativi sulla materia.
Il Ministero rispose con il parere prot. n. 4135 del 19 gennaio 2009 a firma dell’Ing. Mazziotta, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, affermando che, per i percorsi che ammettono la circolazione promiscua di velocipedi e di pedoni, non sussiste l’obbligo di transito da parte dei velocipedi, di cui all’art. 182 comma 9 del Codice.
Alla Polizia Locale di Legnano sono perfettamente a conoscenza di questo chiarimento del Ministero (e se affermassero il contrario sarebbe ancora peggio).
Per questo siamo di fronte a un verbale temerario***. Appare chiaro infatti che loro ci provano, lanciano l'amo, qualcuno magari "per ignoranza" abbocca e paga.
Per questo ho pubblicato l'articolo, per informare i cittadini ed evitare loro di abboccare e avvisarli di tenere bene gli occhi aperti.
La Polizia Locale di Legnano, che utilizza questi metodi, ha
perso completamente la mia stima e fiducia. Anche alla luce delle mie profonde riflessioni.
E badate bene, che ora la Polizia Locale di Legnano
non si deve scusare solo con il ciclista, si deve scusare con tutta la
cittadinanza! Perché? Perché, metaforicamente, non ha rispettato uno STOP...
*** Temerario è l'atteggiamento di colui che sfida la sorte, non valuta il rischio per incoscenza, oppure per fine calcolo opportunistico, sapendo di non aver nulla da perdere
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