Trump verso la rielezione a colpi di tensione, disordine pubblico e politica monetaria



Tra 9 settimane si andrà al voto negli Stati Uniti d'America. Dopo quello a cui abbiamo assistito, dall'omicidio di George Floyd in avanti, non mi stupirei che Donald Trump venisse rieletto per il secondo mandato.

Va ricordato infatti che gli afroamericani sono una minoranza e le giuste manifestazioni di piazza per protestare contro i modi violenti della polizia hanno anche dato il là ad atti di vandalismo e situazioni di disordine pubblico da parte di disperati che poco hanno a che vedere con le rivendicazioni razziali.

Questa situazione non può che spaventare l'elettorato moderato. Un po' come successe in Italia, con terrorismo e stragi. La cossiddetta strategia della tensione tenne con il fiato sospeso e impaurì la popolazione permettendo di fatto all'allora partito di maggioranza di continuare a restare al governo e al potere. E il tentativo di Aldo Moro, passato alla storia come compromesso storico, sappiamo come andò a finire.

Sito Ansa.it del 1 settembre 2020

Per questo a Wall Street non sono preoccupati e i listini sono sui massimi. Hanno già dato per scontato la riconferma di Trump alla Casa Bianca. A questo poi si aggiunge una politica monetaria favorevole.

Vi ricordate quando Trump lo scorso anno twittava contro la Fed? Bene, adesso non la tira più in ballo, non la attacca più direttamente. Evidentemente ha capito che in questo momento di crisi Covid non ha senso fare guerra alla Fed, e che la politica monetaria messa in atto finora lo porta dritto alla rielezione.



 

 

 

 

 

 

 


 





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