Inflazione, De Benedetti: “giochino pericoloso, aumenta le disuguaglianze”

 


Lo Stato Italiano si avvantaggia di un’inflazione più elevata perché fortemente indebitato, però secondo Carlo De Benedetti occorre fare attenzione perché aumentano le disuguaglianze sociali

 

Mentre lo spread Btp-Bund varca oggi la soglia dei 160 punti, favorito dalle parole della Bce di settimana scorsa che ha aperto all’ipotesi di un aumento dei tassi già a partire da quest’anno, gli analisti e i commentatori economici sono ancora di più alle prese con l’argomento principe e di primo piano da almeno 6 mesi a questa parte, ovvero l’inflazione.

Alcuni di essi arrivano ad ipotizzare che infondo, per lo Stato Italiano, fortemente indebitato, non sia poi così male che l’inflazione sia un po’ più elevata.

Ecco cosa ne pensa per esempio Carlo De Benedetti, editore di Domani, intervenuto a Sky TG Economia.

“L'inflazione è sempre stata l'imbroglio con cui si è fregata la gente. Cioè voglio dire prima arriva l'inflazione, poi eventualmente l'adeguamento dei salari. Per cui l'inflazione è un lubrificante necessario, oltre che utile allo scorrere dell'economia, allo svilupparsi dell'economia.

Ma chiaramente non è che sia solo un bene, è un bene per qualcuno ed è un male per molti altri. L'inflazione aumenta le disuguaglianze. Se c'è una cosa che penso ci veda tutti d'accordo è che nel mondo occidentale le disuguaglianze stanno aumentando vertiginosamente, io dico per colpa delle Banche Centrali. ... Certamente nel limite in cui tu rendi zero il costo del denaro favorisci chi ha dei soldi, può indebitarsi e comprare degli asset, quindi salgono gli asset, ma non favorisci certo chi vive del proprio lavoro. Questo è un fatto.

Quindi direi che sull'inflazione sono d’accordo che a noi (qui intende lo Stato Italiano) andrebbe bene un 2 o 3% di inflazione, anche un 4% al limite, però bisogna poi sapere che intanto l'inflazione è difficile da innescare ma è anche molto difficile da eliminare perché poi per eliminare l'inflazione che è fatta di aspettative, quindi di che cosa pensa la gente che in quel momento subisce l'inflazione rispetto al futuro, è un giochino pericoloso. Meglio farci attenzione”.

 

 

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