PNRR, Bucci: “seguire modello Genova per arrivare in fondo”

 


Secondo Paolo Gentiloni, Commissario europeo, dobbiamo fare miracoli. Indispensabile per Marco Bucci, sindaco di Genova, seguire lo stesso modello adottato per la ricostruzione del ponte

 

Dietro ai fondi del PNRR, acronimo infelice di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza c’è, lo sappiamo bene, il Recovery Fund, ovvero la risposta con cui L’UE decise di fronteggiare la crisi innescata dalla pandemia. E mentre ieri l’UE festeggiava i 30 anni esatti dal Trattato di Maastricht (7 febbraio 1992), che introduceva vincoli e parametri per i bilanci degli Stati membri, un patto sospeso e in attesa di essere aggiornato e riformulato, ci si interroga a tutti i livelli se l’Italia riuscirà ad utilizzare bene e in tempo le risorse prospettate.

Paolo Gentiloni, Commissario europeo per gli affari economici e monetari, non ha usato mezze parole: “Dobbiamo fare miracoli. I prossimi 12/15 mesi saranno fondamentali”.

E chi meglio di Marco Bucci, Sindaco del capoluogo ligure nonché Commissario straordinario di Governo alla ricostruzione del ponte Morandi può testimoniarlo. Ieri, prima dell’incontro con il ministro Roberto Cingolani ha lanciato l’allarme burocrazia: “Certamente quello di cui abbiamo bisogno, lo dirò al ministro, è la semplificazione. Il modo di lavorare che abbiamo ottenuto con il Ponte San Giorgio vorremmo che oggi fosse usato per tutti gli altri progetti. Certamente se non si usa questo sistema oggi ci sono parecchie complicazioni burocratiche totalmente inaccettabili secondo me se si vuole arrivare in fondo”.

La pratica PNRR è insomma troppo importante e non si può certamente perdere per questioni burocratiche.

 

 

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