Patuelli, “investimenti nell’economia produttiva antidoto all’inflazione”

 


Il PNRR da solo non basta. Occorre investire nell’economia reale e incentivare fiscalmente gli investimenti stabili di medio lungo termine. Positiva in questi mesi la crescita delle compravendite di immobili

 

Il drago malvagio e invisibile che erode il potere d’acquisto e gela la ripresa secondo il presidente di Abi si può combattere investendo nell’economia reale. Il PNRR infatti da solo non basta.

Antonio Patuelli, presidente di Abi ha ricordato, all’interno del Forum organizzato da Ansa, la ricetta per contrastare l’inflazione: investire prudentemente nell’economia reale e incentivare fiscalmente gli investimenti a medio e lungo termine.

“Se noi vogliamo rafforzare la spinta per la ripresa dello sviluppo e dell’occupazione non dobbiamo pensare che gli investimenti del PNRR siano tutto ma dobbiamo spingere, mai costringere, incentivare, favorire la trasformazione dei risparmi liquidi, infruttiferi per tutti, infruttiferi per chi li deposita, infruttiferi per chi li riceve. Anzi più che infruttiferi perché tutta la liquidità in eccesso che viene depositata nel sistema europeo delle banche centrali dalle banche, oltre la soglia riserva obbligatoria, è penalizzata da un costo annuo dello 0,50%. Sono mesi che vado a fare queste modeste e umili prediche.”

“Nella legge di Bilancio, prosegue Patuelli, Governo e Parlamento hanno fatto qualcosa in questo senso potenziando i PIR”.

Investire nell’economia reale conviene soprattutto nei momenti di inflazione perché questo drago malvagio e invisibile erode la capacità di acquisto dei denari, chiaramente investendoli prudentemente, saggiamente, consapevolmente lo si combatte, si combatte la perdita di potere d’acquisto. Si vede in questi stessi mesi che c’è una crescita delle compravendite di immobili. Gli italiani comprano case e anche questo è utile per lo sviluppo produttivo perché se vengono comprate le case si mette in moto tutto un meccanismo di investimenti ad esso connessi. Gli investimenti nell’economia produttiva sono un antidoto all’inflazione. Chiaramente, conclude Patuelli, con grano salis, con ogni consapevole prudenza”.

I PIR, programmi di investimento limitato ma dall’inizio del 2022 meno limitati che hanno incentivi fiscali. Una parte delle mie prediche di autunno non è stata inutile perché i PIR sono stati potenziati. Bisognerebbe favorite fiscalmente gli investimenti a medio e lungo termine, non il compra-vendi di breve che è una forma speculativa sostanzialmente.

 

 

 

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