Di cosa siamo fatti




«Ma secondo voi, siamo fatti della stessa sostanza dei sogni o di 90% di acqua?» chiede oggi Claudia nel gruppo Italia Segnala – e aggiunge: «Scusate è stato più forte di me».

Grazie Claudia, il tuo post “ironico” merita il mi piace e offre un duplice spunto di riflessione. Anche io, quando ho sentito le parole di Di Maio, ho subito pensato che avesse esagerato. Mi sono messo a cercare qualche riscontro: ho trovato questa pagina del sito Uliveto.it in cui si parla di 60%. Poi però ho trovato quest’altra notizia Adnkronos del 2014 in cui, secondo gli studi effettuati da Gerald Pollack, professore di Bioingegneria presso l'Università di Washington, il contenuto di acqua reale può arrivare fino al 99%. Il professore è arrivato a questo risultato ricalcolando il tutto sulla base della percentuale delle molecole di acqua individuali nel corpo rispetto al numero totale di molecole. Non sono in grado di dire ovviamente se Di Maio fosse a conoscenza di questo studio, ma di certo risulta difficile contestare la sua affermazione. I detrattori a questo punto penseranno che, una volta tanto, ci ha preso pure lui. 

La seconda riflessione è però quella a mio avviso più interessante, di natura filosofica e forse scontata. La risposta è che «siamo fatti sia della stessa sostanza dei sogni sia di una elevata percentuale d’acqua». Le due cose possono, anzi meglio sarebbe dire devono, coesistere. La natura umana è caratterizzata da una componente fisica, materiale e da una componente metafisica, immateriale. La prima si nutre di acqua, cibo, prodotti della nutura e del lavoro dell'uomo; la seconda si alimenta e produce idee, cultura, sogni. Le due componenti hanno bisogno l’una dell’altra.

@franco_metta



Immagini tratte dal film “L’insostenibile leggerezza dell’essere”

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