Treni fermi per viaggiatori senza documenti, ecco l'idea per una "proposta di legge"





Come ho avuto modo di ricordare nell'articolo I comitati non bastano! È ora che i pendolari lombardi trovino casa in una associazione, il Comitato Pendolari Milano Varese è nato ormai 16 anni fa per fare proposte (ad Enti locali, alle Società di trasporto, all'Opinione pubblica) finalizzate al miglioramento del servizio ferroviario regionale.

Recentemente un altro articolo, Treni fermi per viaggiatori senza documenti: può configurare un abuso di potere?, ha destato particolare interesse e suscitato dibattiti. Alcuni non hanno esitato ed esporre le loro critiche e perplessità. Ben vengano le critiche, se queste sono costruttive.

Così sono stato stimolato a pensare a una possibile soluzione specifica che possa evitare il blocco dei treni in stazione quando viene trovata una persona senza biglietto e che non vuole scendere!

L'idea, che potrà poi essere tradotta in proposta di legge, è abbastanza semplice:

Per ogni persona trovata sui treni (o anche su altri mezzi pubblici) senza documenti, a fine mese le società di trasporto addebitano un "quid", ovvero il costo del biglietto, alla fiscalità generale. In tal modo non si crea il disservizio di fermare il treno e le società di trasporto non ci rimettono in termini economici. Facendo così valere il principio democratico che la mobilità collettiva deve prevalere sugli interessi legittimi ma particolari e specifici delle società di trasporto.
 

Ovviamente, con tutta calma, le forze dell'ordine preallertate dovranno identificare la persona senza documento di identità salendo sul treno. In sostanza non si dovrà più obbligare nessuno a scendere, saliranno le forze dell'ordine facendosi trovare pronte alla prima stazione possibile.

Se la persona oltre a non avere i documenti non ha nemmeno le possibilità economiche di pagare il servizio, la fiscalità generale provvederà a coprire le spese sostenute dall'azienda ferroviaria.

 

In tal modo si evita anche l'imputazione per il reato di interruzione di pubblico servizio (che oggi è prevista per questi casi) restando solo valida l'imputazione per il reato di mancata esibizione di documenti d'identità a pubblico ufficiale.

 

Che ne pensate dell'idea?
Ringrazio sin d'ora per i commenti, suggerimenti, critiche che, se espressi in modo civile e nel rispetto reciproco, sono sempre ben accetti.

Franco Metta, per il Comitato Pendolari Milano-Varese

P.S.
Desidero ringraziare Angelo Branduardi. Sabato scorso sono stato al suo concerto e la canzone  Si può fare mi è stata, in questo senso, di grande aiuto.









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