Quando la libertà di espressione prevarica ogni limite. È in gioco la fiducia nello Stato di diritto

 

 

I social hanno preso una brutta piega, non è da oggi che lo vado sostenendo.

E qui non mi riferisco a quello che una persona pubblica sul proprio profilo, sulla propria pagina, ma a quello che viene pubblicato sulle pagine facebook dei quotidiani (qui, nella fattispecie la pagina facebook di Libero) che, per come la penso io, andrebbero quanto meno moderate, dal momento che sono riconducili a una testata giornalistica registrata in Tribunale.

Ecco dunque lo screenshot dell'ennesimo esempio. Dove finisce la libertà di espressione o di opinione garantita dall'articolo 21 della Costituzione? Tale condotta non presenta forse gli estremi della diffamazione?

Scommetto che qualcuno di Voi starà pensando: no, perché forse la signora ha le prove di quello che afferma. Diamine allora, che l'Autorità le vada a chiedere di dimostrare quello che afferma e di renderne edotta l'opinione pubblica!

Altrimenti, avanti di questo passo, non si fa che minare la credibilità e la fiducia nello Stato di diritto.





 

 

 

 


 

 

 

 

 


 

 


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