Referendum, opinione sulla posizione di Mattia Santori e delle Sardine

 

Intervista al leader delle Sardine Santori: “Chi vota Sì vuole l’oligarchia. A rischio pluralismo e rappresentanza”

"Questo referendum sul taglio dei parlamentari, associato all'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, porta a un sistema oligarchico. È in gioco la qualità della nostra democrazia, per questo ci siamo schierati per il No"

(fonte:Repubblica.it)

 

 

Sono intervenuto così su facebook:

 

La richiesta di ridurre il numero dei parlamentari nasce dalla mera volontà di ridurre i costi (una sorta di spending review). Invece occorrerebbe fare un'analisi approfondita e specifica del peso dei tre poteri dello Stato (legislativo, esecutivo e giudiziario). Se ridurre il numero va a ledere questo equilibrio, allora ha ragione Santori. Tuttavia, il potere legislativo conta già ora come un due di picche a briscola (per varie ragioni che sarebbe lungo ora spiegare). Basti pensare che durante la pandemia il ruolo del Parlamento è stato pressoché marginale. Allora se di riforma si vuole parlare, occorre pensare a un modo per ridare centralità al Parlamento (che poi è l'espressione del popolo, il sale della democrazia). Quindi ragionare di più in termini di qualità piuttosto che di quantità. Poi la spending review e quindi il pareggio di bilancio è un altro paio di maniche, sia chiaro.

 

E ho precisato a chi mi ha fatto notare che Santori avrebbe correlato due cose che non c'entrano:

 

È evidente che lui critica la riforma nel suo complesso. Ovvero ridurre il numero dei parlamentari non ridà maggiore centralità al ruolo del Parlamento e quindi il risultato è che si continuerebbe a negare l'espressione del popolo e il sale della democrazia. A mio avviso va letto in questo modo.

 

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