Franco Metta: «Subito una legge per tutelare gli utenti social dagli haters»
La richiesta da parte di Franco
Metta, giornalista e attivo a livello sociale, arriva tramite il
suo blog e sulle
pagine del neonato gruppo facebook civicaMente. Bene Insieme | flussodi opinione, ispirazione e azione, di cui è promotore Daniele Iannotti, CEO
& Senior Advisor, UN-GURU® Management Consulting.
«In Parlamento c’è già la proposta di istituire una Commissione per il controllo dell’odio da parte della senatrice Segre, mi è stato fatto notare. Questo è un primo passo verso la formulazione di leggi e regolamenti più specifici. Per ora il legislatore vuole dotarsi di uno strumento per "prendere le misure" del fenomeno. Ed essere pronto ad intervenire nel caso. Così su due piedi mi sembra un iter piuttosto lungo, intanto gli haters continuano a proliferare e a fare la loro propaganda devastando il tessuto sociale. Come diceva ieri sera Nando Pagnoncelli a Legnano c'è un abisso tra i dati statistici ufficiali e quelli percepiti dalla popolazione. L'odio sui social lo vede solo chi frequenta certi gruppi. Non basta ignorare, bannare, cancellare, questi si insinuano e si ripropongono in varie forme, sotto altri nickname. Prima si arriva a una soluzione, meglio è per tutti.»
E aggiunge: «Io il 10 agosto ho visto in diretta quello che succedeva sul profilo di Raffaele Ariano. Mai vista una cosa del genere! Impressionante, devastante! Lui ha provato a resistere, lasciando aperto il profilo per uno due giorni. Ma il flusso non accennava a fermarsi. Non voglio essere ripetitivo. Gli haters sui social vanno fermati».
«In Parlamento c’è già la proposta di istituire una Commissione per il controllo dell’odio da parte della senatrice Segre, mi è stato fatto notare. Questo è un primo passo verso la formulazione di leggi e regolamenti più specifici. Per ora il legislatore vuole dotarsi di uno strumento per "prendere le misure" del fenomeno. Ed essere pronto ad intervenire nel caso. Così su due piedi mi sembra un iter piuttosto lungo, intanto gli haters continuano a proliferare e a fare la loro propaganda devastando il tessuto sociale. Come diceva ieri sera Nando Pagnoncelli a Legnano c'è un abisso tra i dati statistici ufficiali e quelli percepiti dalla popolazione. L'odio sui social lo vede solo chi frequenta certi gruppi. Non basta ignorare, bannare, cancellare, questi si insinuano e si ripropongono in varie forme, sotto altri nickname. Prima si arriva a una soluzione, meglio è per tutti.»
E aggiunge: «Io il 10 agosto ho visto in diretta quello che succedeva sul profilo di Raffaele Ariano. Mai vista una cosa del genere! Impressionante, devastante! Lui ha provato a resistere, lasciando aperto il profilo per uno due giorni. Ma il flusso non accennava a fermarsi. Non voglio essere ripetitivo. Gli haters sui social vanno fermati».
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