Una stazione abbandonata al suo destino
Lettera
aperta a:
-
Maira Cacucci, assessore del Comune di Legnano
-
Rete Ferroviaria Italiana
-
Trenord
La stazione di Legnano è
un luogo abbandonato a se stesso. Numerosi attivandalici ne scandiscono l’esistenza quotidiana. E nessuno sembra davvero volersene
prendere cura.
Né il
proprietario dell’infrastruttura Rfi,
che nel recente passato ho dovuto personalmente sollecitare
per far ripristinare il decorodella sala d’attesa, perché non si poteva certo aspettare che
intervenissero autonomamente. Stesso dicasi dei servizi igienici, ripetutamente vandalizzati, sistemati una prima
volta e adesso “temporameamente inagibili”, un avverbio che in questo caso sa
più di “tempo intedeterminato”. Non parliamo poi della tranquillità di coloro
che lasciano le biciclette legate negli
appositi spazi o di quelli che invece la parcheggiano dove proprio non si
dovrebbe, ostruendo il passaggio sui marciapiedi ai pedoni. E infine il doloroso capitolo degli ascensori, spesso inutilizzabili, unica ancora di salvezza per coloro che non sono in grado di superare le barriere architettoniche.
Men che meno
se ne occupa il gestore del servizio, Trenord,
che per manifesta incapacità di controllare gli atti vandalici ha desistito dal dotare
la stazione di sistemi automatici per l’emissione dei titoli di viaggio. A
differenza di altre stazioni della linea, a Legnano infatti non ci sono le cosiddette “macchinette”
emettitrici. Dopo un tentativo anni fa, la loro resa definitiva.
E infine il Comune di Legnano che si è limitato quest’anno
ad aprire un InfoPoint nei pressi della stazione. Iniziativa lodevole nelle finalità, (contrastare
il degrado e annullare il senso d'insicurezza lamentato dai pendolari) ma di
fatto inefficace nei risultati concreti, se è vero come è vero che i danni
subiti dalla stazione sono proseguiti come se niente fosse.
Eppure,
dovrebbe essere chiaro a tutti che la stazione è anche un luogo di coesione sociale, dove si parte e si arriva da viaggi
lunghi o brevi, dove si incontrano non di rado persone che si conoscono e che non
si vedono da tanto tempo. Un luogo che con il tempo diventa familiare e a cui
ci si affeziona.
Il consiglio
quindi che mi sento di darVi, con tutto il cuore, è quello di tutelare e proteggere maggiormente la nostra stazione,
soprattutto nelle ore notturne, quando non possono farlo direttamente i
cittadini dotati di senso civico.
Grazie per l’attenzione
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