Il Corriere della Sera "indaga" nella sala operativa delle ferrovie lombarde



Anche al Corriere della Sera vogliono capirci qualcosa di quello che sta succedendo alle ferrovie lombarde. Così è stata mandata la collega e giornalista Sara Bettoni nella "tana del lupo", ovvero nella centrale operativa di Trenord a Fiorenza, alle porte di Milano, vicino a Rho-Fiera.
Nelle prime pagine dell'edizione milanese del Corriere della Sera di oggi trovate dunque tutto il reportage della spedizione esplorativa.

La fotografia che ne esce è quella che purtroppo sappiamo già da tempo: il sistema è "complesso e delicato": basta un niente per creare una serie di disagi a catena. Il cosiddetto effetto domino. Ogni giorno è una lotta contro gli imprevisti.

La "colpa", secondo l'articolo, è anche di noi pendolari che con borse e ombrelli impieghiamo troppo tempo a salire sui treni quando piove. Certo, avrei aggiunto io, siamo in metà di mille...





Risultato? Solo l'81,5% dei treni da gennaio a ottobre 2019 giunge con un ritardo entro i 5 minuti. In totale le soppressioni giornaliere sono il 2,2% di cui 1,4% afferenti a Trenord. In media sopprimono 46,5 treni al giorno che si sommano ai 50 treni/corse tagliati lo scorso anno, per "ottimizzare" (leggasi risparmiare). Ricordate?

E così ben 13 linee a dicembre  hanno ricevuto il bonus per non aver soddisfatto lo standard minimo di qualità.

Peccato che lo standard minimo di qualità (proprio per l'effetto domino di cui sopra) a mio avviso non lo rispetta tutta la Regione Lombardia e che il bonus a questo punto dovrebbe arrivare da Babbo Natale con un passaggio gratuito sulla slitta per andare a lavoro o a scuola.























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