Pendolari, ecco cosa ci riserva l’anno nuovo



Si parla di Claudia Maria Terzi sulle pagine milanesi del Corriere della Sera di oggi. Classe ’74, della provincia di Bergamo, avvocato, leghista e Assessore ai Trasporti della Giunta Regionale Lombarda.

Assurta addirittura a personaggio della settimana viene definita da Massimo Rebotti letteralmente ”imperturbabile”.

Qualche giorno fa ha richiamato l’attenzione di fotografi e giornalisti durante la presentazione di “Caravaggio” il primo di 176 nuovi treni che da gennaio vedremo circolare sulla rete lombarda.

Nonostante quanto le malelingue abbiano potuto pensare (ovvero che i treni nuovi andranno su quelle linee dove c’è il maggior numero di potenziali elettori) l’assessore afferma che i primi nuovi treni andranno a sostituire quelli più “decrepiti” (già questa affermazione è preoccupante). Aggiunge però che le tratte in sofferenza sono molte, lasciando intendere che difficilmente si riuscirà subito ad accontentare tutti.

Ma le belle notizie non finiscono qui. L’assessore si è dovuto ricredere su Trenord. Un anno fa disse che con loro non si poteva andare avanti. Adesso, invece, afferma che a Trenord non c’è alternativa e che quindi il contratto di servizio sarà rinnovato.

La Terzi dunque non farà con Trenord quello che Giuditta ha fatto con Oloferne (immagine di copertina).

Lei non è soddisfatta. Si figuri come possiamo essere soddisfatti noi pendolari, che in questi anni, ne abbiamo viste di tutti i colori.

E a proposito di colori. I nuovi treni avranno il nome di personaggi storici che hanno reso illustre Bergamo (Caravaggio, Donizetti, Colleoni…). Un po’ di campanilismo non guasta.

Ora, tutti sappiamo che Caravaggio è stato uno dei maestri della tecnica del chiaroscuro. Aspettiamoci e mettiamo quindi già in conto ancora momenti di criticità, per così dire altalenanti, nell’anno che verrà.

L’auspicio che desidero rivolgere è che dopo questa fase non si passi metaforicamente parlando a quella del tenebrismo, lo stile pittorico manierista, influenzato da Caravaggio, usato da un gruppo di artisti del Nord Europa e della Spagna.
Insomma, speriamo che la storia non si ripeta.

Buon Natale e felice anno nuovo pendolari!




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