L'odio genera odio. Impariamo dalle Sardine
Rispondo pubblicamente attraverso il mio blog al post che stamattina una mia amica concittadina ha pubblicato sul suo profilo e a cui sono seguiti commenti.
Bambina o ragazzina un corno! È maggiorenne e dunque responsabile di fronte alla legge delle sue azioni. Lei ora è dispiaciuta se la sua foto è stata fraintesa e strumentalizzata a fini politici. E ora si sente purtroppo vittima di cyberbullismo, senza rendersi nemmeno conto che lei per prima ha fatto del cyberbullismo.
Si possono e si devono avere idee contrarie a quelle di Salvini, ma questo non dà il diritto a nessuno di oltrepassare il limite del rispetto reciproco e dell'educazione, moderando i toni, soprattutto sui social. Perché i social non sono semplicemente come un bar, benché il linguaggio sia lo stesso se non peggio, ma una cassa di risonanza, con effetto mediatico su tutta la popolazione.
E l'esempio che può creare, senza voler fare della facile retorica, è lo stesso che può avere un discorso a reti unificate del Presidente della Repubblica.
Se non ci arriviamo a capirlo, non abbiamo ancora imparato niente dalla lezione delle Sardine!
Per questo ho tagliato la foto per rimuovere simbolicamente il messaggio di odio.
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