Sviene pendolare mentre la Regione Lombardia cerca il bandolo della matassa
Guardo il cellulare, l’ultima chiamata effettuata è al 118. L’ho
dovuto chiamare stamattina perché una donna di Legnano sul treno si è sentita
male ed è svenuta. Tra Parabiago e Vanzago per la precisione. Subito abbiamo provato
a fare spazio e a prestare soccorso. Riprende i sensi. Il treno, proveniente da
Arona, procede a rilento, a singhiozzo e ormai con un ritardo di oltre 30
minuti.
Poco dopo la donna sviene di nuovo. Chiedo se c’è un medico.
Risponde un volontario della Croce Rossa. Riesce a rianimarla. Le sente il
polso, è debole. Chiamo il numero delle emergenze. Faccio presente la situazione.
Dicono che mandano subito un’ambulanza alla stazione di Rho-Fiera. Mi chiedono
nome e cognome. Poco dopo mi richiamano dicendo di avvisare anche il capotreno.
Arrivati in stazione la donna viene adagiata su una panchina
di marmo; i minuti sembrano non passare. Finalmente, dopo un po’, circa 15
minuti, arrivano i soccorsi.
Questa che può sembrare la cronaca di una giornata
particolare, è invece la normalità. Nelle settimane scorse ho letto sui social di
altre persone svenute. Ogni giorno migliaia di pendolari viaggiano accalcati e
in condizioni difficili. Andare e tornare dal lavoro è più faticoso del lavoro
stesso.
Chi dobbiamo ringraziare per tutto questo? Io lo so e lo
dico, senza alcun problema: Regione
Lombardia, l’ente pubblico che in oltre vent’anni ha fallito completamente nel
progetto di potenziamento della linea Rho-Gallarate.
E sentire, qualche tempo fa a un convegno a Legnano, Fabio Altitonante, consigliere e sottosegretario
in Regione Lombardia, affermare che sono pronti 400 milioni di euro per la tratta Rho-Parabiago, quando invece la
tratta da potenziare sarebbe la Rho-Gallarate, non può che confermare il fatto che
non abbiano ancora trovato il bandolo della matassa.
Pazzesco!!!
RispondiEliminaPazzesco!!!
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